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VENDERE SVASTICHE E VIVERE FELICI

Ovvero: come ottenere un rapido e immeritato successo nel mondo dell’arte contemporanea

Immaginate che il produttore del vostro primo film preferisca rivendervi i diritti anziché distribuirlo. Immaginate di aver scritto un testo teatrale e di non trovare nessuno disposto a metterlo in scena. Immaginate che la vostra ragazza vi abbia lasciato senza neppure aspettare il settimo anno. Cosa vi resta da fare? Un ingresso trionfale nel mondo dell'arte contemporanea, per scoprire che dentro di voi si annida una star internazionale. A Max Papeschi, uno dei digital-artist italiani più noti nel mondo, è andata proprio così: una gallerista ha visto quella che doveva essere la locandina di un futuro spettacolo e gli ha proposto una mostra. Un mese dopo tutte le opere erano vendute, e da allora è stato un crescendo: vernissage, copertine, interviste, mostre in tutto il mondo, critiche, contestazioni, dibattiti, e le immancabili minacce di morte (la misura più attendibile della fama). Perché Max, della provocazione, ha davvero fatto un'arte – guardate la selezione delle sue opere all'interno del libro – e oggi racconta le tappe esilaranti (ma verissime!) della sua folgorante carriera, come quando ha fatto cadere il governo Berlusconi con una semplice performance, ha messo sua madre all'asta (non è dato sapere la cifra battuta), ha girato un video porno con Minnie e ha dovuto sposarla per riparare. Tra un'inaugurazione con la Milano-bene-che-ama-l'arte, e colpi di genio nati da sbornie colossali, una storia così imprevedibile che neppure Dave Eggers avrebbe potuto inventarsela.

Editore: Sperling & Kupfer (Gruppo Mondadori)

In collaborazione con Francesca Micardi e Alessandra Torre.

Contributi speciali di Pnina Rosemberg, Igor Zanti e Clarissa Tempestini.

 

 MAX VS MAX

 Un po' catalogo d’arte, un po' pamphlet, sicuramente un libro senza precedenti che racconta la storia di un incontro/scontro tra due artisti a dir poco elettrizzanti. Da una parte Max Papeschi, famigerato quanto tangibile, come la sua opera più famosa, la donna nuda con testa di Topolino su sfondo di una svastica gigante che ha scandalizzato il mondo. Dall’altra l’inafferrabile Max Fontana che di fatto non esiste, se non nel romanzo, ormai di culto, “Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler”, nato dalla penna e dalla mente di Massimiliano Parente. Una sfida giocata attraverso una selezione di irriverenti e sarcastiche opere d’arte, inframezzate da citazioni a sorpresa, commenti perentori e dialoghi al limite del surreale. Una messinscena architettata in un mondo immaginario, in cui i nostri tabù sono spinti alle corde insieme alle nostre più recondite inquietudini. Pop contro Dada, realtà contro finzione, verità contro paura. Chi vincerà? L’artista vero che sembra finto o l’artista inventato che appare reale? Solo il lettore più coraggioso potrà scoprirlo!

Editore: Giunti

A cura di Gianluca Marziani